L’esposizione abbraccia vari ambiti, dalla pittura alla musica, dalla poesia al cinema e alla fotografia.
Protagonisti sono Umberto Boccioni, Antonio Sant’Elia, Scipione, Yves Klein, Piero Manzoni, Pino Pascali, Francesca Woodman e Andrea Pazienza, le cui opere hanno rivoluzionato le arti visive in Italia nel XX secolo. Accanto a loro, vengono presentati i capolavori di scrittori come Stephen Crane, Percy Bysshe Shelley, John Keats, Anne Brontë, Henri Alban Fournier, Raymond Radiguet, Heinrich von Kleist, Antonia Pozzi, che hanno ridefinito codici linguistici e l’immaginario collettivo.
Nelle eleganti sale di Villa d'Este, accompagnano la mostra anche spezzoni di film e brani musicali di talenti che hanno segnato la storia del cinema e della musica, offrendo uno sguardo complessivo sul genio creativo nell’arte.
Curata da Andrea Bruciati, Direttore dell’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ, la rassegna è il terzo capitolo di un progetto più ampio, ispirato al pensiero di Friedrich Nietzsche, quale risposta culturale alla recente tragedia del Covid. Come spiega Bruciati, questa trilogia nasce da una riflessione sulla fragilità umana (Ecce Homo, 2021) per una diversa consapevolezza (Umano Troppo Umano, 2022) al fine di superare i nostri limiti ed evidenziare l’importanza ricostruttiva attraverso le nuove generazioni (Cari agli Dei, 2024).
Il titolo stesso di quest’ultima esposizione trae ispirazione da un verso del commediografo greco Menandro (342-291 a.C. ca.), che riflette sulla morte prematura nel tentativo di dare un senso alla perdita precoce: Cari agli Dei sono quei giovani talenti che, grazie alla loro straordinaria capacità, sembrano essere richiamati dagli dei per rimanere al loro fianco.
Le circa 50 opere in mostra provengono da prestigiose istituzioni, fondazioni e collezioni private, tra cui la Fondazione Piero Manzoni di Milano, i Musei Civici di Como e la Fondazione Pescarabruzzo di Pescara, offrendo un percorso immersivo e ricco di emozioni.