L’escursione parte dalla piana carsica di Fondi di Jenne, costellata di grandi doline, depressioni del terreno che costituiscono una delle principali vie dell’acqua che, a quote più basse, dà origine alle tante suggestive sorgenti. Vi addentrerete lungo un sinuoso itinerario che porta a piccoli pascoli nascosti, frequentati da cervi e caprioli, e su tracce battute dal lupo e dalla volpe fino a Colle Campitellino.
Questo magnifico terrazzo naturale affaccia sulla stretta e profonda spaccatura della Valle del Simbrivio, dove sorge Vallepietra. Un luogo amato dalle aquile che nidificano sulle pareti rocciose a strapiombo e che con un po’ di fortuna potrete veder volteggiare nel cielo. Da Colle Campitellino il panorama è semplicemente stupendo: il profilo maestoso del Monte Autore; la Monna; la parete rossa del Colle della Tagliata, in cui è incastonato l’antichissimo Santuario della Santissima Trinità; il Tarinello; il Tarino; la lunga cresta del Cotento; la breve dorsale dei Monti Cantari in cui spicca il Monte Viglio (2.156 m), la vetta più alta del Parco; il massiccio un po’ tozzo degli Altipiani di Arcinazzo.
Qui, avvolti dalla pace che infonde il paesaggio, farete una sosta per la pausa pranzo e potrete approfittarne per scattare qualche foto, da rivedere a casa con amici e parenti o da instagrammare.
Poi tornerete sui vostri passi per riprendere il sentiero che con un largo giro tocca importanti e interessanti pozzi carsici, per raggiungere il rifugio forestale su un lato della Piana, a due passi dal parcheggio. Riprese le auto, chi vorrà potrà fermarsi a Monte Livata per uno stuzzicante aperitivo in compagnia