Museo delle Culture Villa Garibaldi


Il racconto appassionante di un crocevia di popoli

Un tuffo nella storia di un valico di frontiera posto lungo l’antica strada romana Tiburtina Valeria: è il Museo delle Culture di Riofreddo, il racconto appassionante di un crocevia di popoli
Reperti paleolitici, armi e ornamenti che testimoniano il fiorire della civiltà degli equi su queste alture; comincia così il viaggio coinvolgente che documenta le trasformazioni storico-sociali del Medio Aniene attraverso i secoli. Stanza dopo stanza, nel Museo delle Culture di Riofreddo, scoprirete la splendida fattura di spade, fibule e collane rinvenuti nella necropoli di Casal Civitella (al confine con Cineto Romano); il fascino di capitelli e oggetti del periodo romano, quando le varianti della Via Tiburtina Valeria (Vetus e Nova) racchiudevano Riofreddo in un fiorente triangolo commerciale-strategico; per approdare al Medioevo, epoca in cui il vicino Convento di San Giorgio (IX sec.) diventa un polo d’attrazione per contadini e mercanti e la famiglia Colonna costruisce il castello (XII sec.), per difendere i confini tra lo Stato della Chiesa e i regni che si sono avvicendati nel sud Italia. Per secoli a Riofreddo sono passati pastori, mercanti, carrettieri, briganti, artigiani e soldati. Alla fine dell’Ottocento si apre la stagione dei villeggianti. I primi ad arrivare sono Ricciotti Garibaldi, figlio dell’eroe di due mondi, e la moglie, Constance Hopcraft, che s’innamorano del borgo e vi costruiscono la casa di famiglia, Villa Garibaldi, oggi sede di questo interessante museo che annovera anche i loro numerosi cimeli.

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Museo delle Culture Villa Garibaldi

come arrivare



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