Federico Cesi, colto e brillante duca di Acquasparta e principe di San Polo dei Cavalieri, fu un importante ricercatore nelle scienze naturali con una spiccata passione per la botanica di cui anticipò la metodologia scientifica comparativa.

Il 17 Agosto 1603, appena diciottenne, insieme al medico e naturalista olandese Johannes van Heeck, al matematico Francesco Stelluti, e allo studioso Anastasio De Filiis, fondò a Roma l’Accademia dei Lincei, la prima accademia scientifica moderna, che ebbe tra i suoi primi soci anche Galileo Galilei. L’Accademia prende il nome da Linceo, simboleggiato dalla lince; era un personaggio mitologico dalla vista acutissima che ben rappresenta lo spirito di osservazione su cui si basava l'idea di conoscenza dei suoi fondatori, decisamente innovativa per l’epoca.

Le campagne di osservazione condotte da Cesi con i primi lincei anticiparono di decenni la metodologia scientifica comparativa della botanica moderna. Teatro di questi studi furono i Monti Lucretili, che vantano una flora straordinariamente ricca. In una relazione in cui sono catalogate quaranta specie di erbe rare, il medico bavarese Joannes Faber, direttore dei Giardini Botanici papali, racconta che il 12 ottobre 1611, con Cesi e altri tre lincei, si recarono: «all’altissimo e ricchissimo delle erbe più rare Monte detto di S. Gennaro, sotto il quale fa mostra di sé in tutto il suo meraviglioso splendore l’Amphitheatrum Lyncaeum, per godere della raccolta più che della semplice osservazione delle piante».

In ricordo di quell'antica escursione scientifica, che ha consacrato i Monti Lucretili tra le più importanti aree botaniche italiane, è stato tracciato il Sentiero dei Lincei che, da San Polo dei Cavalieri, si snoda lungo le faggete secolari della Valle Cavalera fino a scoprire i meravigliosi Pratoni di Monte Gennaro.