Villa di Traiano


Eleganza e fasti imperiali sugli Altipiani di Arcinazzo

Nell’affascinante cornice montuosa degli Altipiani di Arcinazzo, spiccano i resti della Villa di Traiano. Una residenza di svago ma anche di grande prestigio, che testimonia l’amore degli antichi romani per questi luoghi.
Voluta dall’imperatore come residenza di caccia, la Villa di Traiano fu costruita tra il 98 e 117 d.C.; era scenograficamente disposta su due terrazzamenti, lungo la Via Sublacense, su una superficie di almeno cinque ettari.
Dalle campagne di scavo, iniziate nel 1999, nella platea inferiore sono emerse le sostruzioni di un grande giardino, delimitato da portici, con fontane semicircolari a gradoni di marmo bianco; un ninfeo absidato e alcuni ambienti con raffinate pavimentazioni in mosaico di marmi colorati, ma, soprattutto, fregi, frontoni e bassorilievi di marmo, porzioni di affreschi e stucchi, ceramiche e oggetti d’uso domestico. Materiali, allestiti nel Museo Archeologico Villa di Traiano, all’interno dell’area archeologica, che ci restituiscono un’immagine puntuale dell’eleganza e del lusso riservata all’imperatore e alla sua corte.
Molto c’è ancora da scoprire di questa fastosa residenza imperiale in cui i sondaggi elettromagnetici hanno rivelato, oltre ad altri ambienti, anche la presenza di un impianto termale e di una grande piscina ovale.
La sua sontuosità fu anche causa della sua rovina: dall’Alto Medioevo fu spogliata di molti elementi decorativi per abbellire i monasteri di Subiaco, e alcune chiese di Arcinazzo Romano e Trevi nel Lazio.

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CURIOSITÀ




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